venerdì 29 giugno 2007

Porto Miggiano


Le torri di guardia del Salento

Sulle coste del Salento sono presenti circa 58 torri, situate sui promontori o sul ripiano roccioso, alcune conservano ancora tutto il loro splendore, usate come torri d' avvistamento nei tempi delle incursioni saracene. Segnano punti di riferimento per i naviganti, identificano i luoghi, rendono particolare l'atmosfera delle marine. La gran parte sono a pianta quadrata con basamento scarpato e struttura dotata di feritoie e caditoie, altre cilindriche. Nelle marine di Lecce si trova Torre Specchiolla, a base quadrata, con tronco a forma di piramide, presenta 12 caditoie (apertura fatta negli sporti e nei ballatoi delle rocche per gettar pietre, sostanze infiammate, liquidi bollenti sui nemici ma anche per favorire il deflusso delle acque) a filo di scarpa, Torre Rinalda,simile alla precedente anche se di diversa dimensione, Torre Veneri, sempre con tronco piramidale ma purtroppo la parte superiore è crollata, Torre Chianca fu costruita nel 1569 a forma circolare e San Cataldo che esiste dal 1485. Nella zona delle marine di Melendugno si trovano invece la Torre Specchia Ruggeri, costruita nel 1568, a base quadrata e non mostra segni di caditoie, la Torre San Foca, invece, presenta 12 caditoie, tre per lato,solo nel 1577 fu aggiunto un falconetto (piccolo pezzo di artiglieria), Torre Roca Vecchia è simile alle altre torri, oggi decadente, è stata costruita su uno scoglio vicino la riva, Torre dell' Orso dove vi sono conservati alcuni nomi di cavallai come Giovanni Maria Corvino, Gennaro Stefano,Pietro Corsano e Giovanni Battista Cortese. Ad Otranto sono presenti le seguenti torri: Torre S. Andrea che è stata rimaneggiata ed adibita per gli uffici della capitaneria di porto, Torre Fiumicelli che, sempre di forma tronco-piramidale, si trova presso la spiaggia degli Alimini, il piano superiore è quasi del tutto crollato, Torre del Serpe, di forma cilindrica, anche essa è un po' decadente, era il vecchio faro della città, è il simbolo di Otranto, Torre dell' Orte è stata trasformata in masseria. Infine Torre Sant' Emiliano che domina la baia omonima, una parte è crollata. Tra Santa Cesarea e Castro altre torri si susseguono, come Torre Minervino, con la tipica forma a 'rondella', utilizzata per i castelli, presenta due tori marcapiano e tre caditoie poste a filo di scarpa (Terrapieno inclinato, formato solitamente con terra da riporto che dà al muro una forma progressivamente allargata verso la base), sulla cimarono presenti delle piccole bocche da fuoco, Torre di Castro, con base quadrata, domina una vasta area, possiede delle grandi feritoie (Stretta apertura, praticata direttamente nelle mura delle torri che si allargava verso l'interno in modo che il difensore poteva fare uso di armi, rimanendo al coperto) bombardiere in grado di colpire tutta la costa sottostante, Torre Lupo, situata su una collina, di forma cilindrica, con un toro marcapiano. La vicina Torre di Andrano è quasi del tutto crollata. Verso Leuca si incontrano le seguenti torri: Torre del Sasso, sorge su un altura, distante dalla costa, Torre Palane presenta due tori marcapiano (fascia orizzontale, talvolta in mattoni, aggettante sulla facciata di una casa, che segna la divisione tra un piano e l'altro) che dividono il piano inferiore da quello superiore, presenta ancora una caditoia, quattro bocche da fuoco e dei piccoli beccatelli. Torre di Naspre è stata costruita nel 1565, si trova su una rupe a picco sul mare, di forma circolare, è semidistrutta. Torre di Specchia Grande, di forma circolare, profondamente rimaneggiata, è stata costruita nel 1550. Torre di Novaglie, costruita sotto il regno di don Pedro di Toledo, oggi è un rudere. Torre dell'Ominimorti è un ampia e poderosa casamatta (Costruzione con aperture verso l'esterno per poter effettuare tiri di difesa) a forma di rondella, costruita nel 1569, un toro marcapiano la divide in due parti, al piano inferiore sono presenti quattro grosse feritoie bombardiere, al piano superiore vi sono le batterie in barbetta (Piattaforma, posta sulla parte più elevata della torre, per permettere il lancio di sassi). Da Leuca fino a Ugento incontriamo Torre di Marchiello, a forma cilindrica, trasformata in un rudere, Torre Vado,con al piano superiore tanti piccoli beccatelli, interrotti da quattro caditoie, che reggono una stupenda merlatura. Torre Pali è situata proprio in mezzo al mare, Torre Mozza, di forma cilindrica, sulla sommità presenta ancora i beccatelli che reggevano il piano superiore.Torre S. Giovanni, costruita nel 1565, fu attaccata dai Turchi nel 1569 che tentarono di demolirla, tutt'oggi si vedono ancora i segni di quel duello. Sulla litoranea Gallipoli-Nardò, le torri che si incontrano sono: Torre Suda, di forma cilindrica, con una scalinata che conduce al piano superiore, con dei beccatelli ornamentali, un toro marcapiano, una caditoia e una costruzione quadrangolare aggiunta in epoca posteriore. Torre del Pizzo o del Cotriero,divisa in due parti. Torre S. Giovanni della pedata, presenta tre caditoie per lato, a forma cilindrica. Torre Sabea, con profilo a spatola, montate al piano superiore dell' edificio cilindrico. Torre dell' Alto Lido, di forma tronco-piramidale, con una splendida scalinata che conduce al piano superiore. Torre del Fiume, detta Quattro Colonne, sorge dove sgorgano numerose polle d' acqua dolce, piccolo fortino con le torri alte 16 metri e a pianta pentagonale, divise in tre piani da due tori marcapiano. Torre S. Caterina, possiede una bella scalinata e tre caditoie per lato. Torre dell'Alto, che domina la costa. Torre dell' Uluzzo che è parzialmente crollata.Torre dell' Inserraglio, possiede caditoie e bocche di fuoco. Da Porto Cesareo a San Pietro in Bevagna si innalzano: Torre Sant'Isidoro, Torre Squillace, Torre Porto Cesareo, che ospita gli uffici della guardia di Finanza, Torre Chianca, Torre Lapillo, Torre Castiglione, Torre Colimena, Torre Saline, dove al primo piano erano presenti i magazzini per custodire il sale, voltati a botte, con i pavimenti a schiena d'asino ( ideali per smaltire l'umidità del sale), Torre Barracco, poggia su un grande banco di roccia, Torre dei Molini, Torre di San Pietro in Bevagna, di grandi dimensioni, con la sua caratteristica forma a stella e quattro punte.

Torre Sant'Emiliano


giovedì 28 giugno 2007

Compagnia Teatro Danza Skenè

I Luoghi d'Allerta [in sintesi]

I Luoghi d’Allerta

Visite e itinerari di spettacolo nei luoghi del “Grande Salento”

Quinta Edizione - Agosto – Ottobre 2007


Orientamenti d’Operare

Luoghi d’Allerta nelle sue edizioni, ha segnato le tracce di un viaggio che, dalle coste, con le torri della prima edizione, si è spostato nell’entroterra salentino, visitando borghi, castelli, masserie insieme ad un pubblico che pienamente ha accolto la formula delle visite e degli itinerari, che con i paesaggi e la particolarità dei luoghi hanno coniugato il ‘portato’ della creatività salentina.

Calibrando richiami capaci di valorizzare la particolarità territoriale e quella culturale.

Sappiamo bene che ogni stagione conserva e custodisce segreti, che dobbiamo imparare a mettere a frutto questa pluralità se riteniamo utile costruire una strategia che dia piena evidenza ai ‘pregi’e alle vocazioni del territorio.

Quello che ci proponiamo con i Luoghi d’Allerta è di offrire una occasione di fine estate, un percorso di visite che gradisce i colori di settembre e del primo autunno, accompagnando e accogliendo i turisti ‘ritardatari’ e la gente salentina che con piacere si muove in scoperta di luoghi e di paesaggi inconsueti.

Un percorso culturale che sceglie come scenario il territorio con i luoghi ‘nascosti’, mèta di chi cerca un Salento fuori dai clamori, un Salento autentico, originario, animato dai suoi “cantori creativi”.

La ricerca preparatoria dell’edizione 2006 de I Luoghi d’Allerta ci ha portato ad un confronto con la realtà di quello, che sempre di più, nell’intenzione politica, si configura ed identifica come il Grande Salento: dal Capo di Leuca, verso il Parco del Negroamaro, a nord della città capoluogo, in ‘viaggio’, verso i confini con le province di Brindisi e Taranto che aprono all’antico territorio della Terra d’Otranto riformulando le partnership di progetto con il coinvolgimento dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Brindisi e di nuove Amministrazioni Comunali.

La musica popolare e la ricerca delle nuove sonorità jazz e pop, la danza e il teatro, la poesia, il lavoro editoriale, sono le ‘chiavi’ di un dimensionamento nei luoghi, di azioni, che nello stile e nella ricerca drammaturgica propria de I Luoghi d’Allerta, trovano nell’andare, nel movimento del pubblico e degli attori, la motivazione di costruzioni di spettacolo che mischiano l’incanto dei luoghi all’agire scenico, coniugando, generi ed energie creative in un viaggio di scoperta unico e fortemente suggestivo. Atti culturali che attraverso l’incontro determinano una nuova percezione e fruizione dell’atto creativo. Laboratorio di scambio e di confronto artistico.

Le edizioni 2003 - 2004 - 2005 - 2006

● Prima edizione | 20 Agosto – 21 settembre 2003

Visite e itinerari di spettacolo tra torri e castelli. Sentinelle e custodi del Salento.

I luoghi:

Torre Sant’Emiliano Otranto, Torre Miggiano Santa Cesarea, Torre dell’Alto Santa Caterina di Nardò, Torre Suda Racale, Torre Sant’Andrea Melendugno, Palazzo de Judicibus Casarano, Castello De’ Monti Corigliano d’Otranto, Palazzo Palmieri Martignano.

Gli artisti:

Capitano di Torre: Piero Rapanà.

Allestimenti e cura dei luoghi: Mauro Marino.

Musicisti: Admir Shkurtaj, Donatello Pisanello, Emanuele Licci, Enza Pagliara, Cinzia Villani, Raffaella Aprile, Nando Todisco, Gian Luca Longo.

Danza: Patrizia Rucco, Compagnia di Teatro Danza Skenè.

Attori: Silvia Lodi, Marco Graziuso, Pierluigi Mele, Mario Blasi, Salvatore Calafiore.

Ambientazioni sonore: Cool Club.

Video maker: Carlo Michele Schirinzi, Fluid Video Crew,

Fotografia: Maurizio Buttazzo.

Installazioni: Antonio De Luca,

Storici guide essenziali delle visite: Elio Paiano, Prof. Antonio Caroppo (Pro loco di Torre Suda), Scrittori: Mauro Marino, Luciano Pagano, Elio Coriano, Luigi Chiriatti, Maurizio Nocera,

Comunicazione: Studio Orione

● Seconda edizione | 5 settembre – 3 ottobre 2004

Visite e itinerari di spettacolo nei luoghi del Salento

I luoghi:

Centro Storico Ruffano, Villaggio rupestre di Macurano Alessano, Palazzo Gallone Tricase, Centro Storico di Vitigliano S. Cesarea Terme, Castello di Acaya Vernole , Palazzo del Municipio Sternatia, Palazzo Palmieri Martignano

Gli artisti:

Guida del viaggio: Piero Rapanà.

Allestimenti e cura dei luoghi: Mauro Marino.

Musicisti: Alessio Lega ensamble, Anton Giulio Galeandro, Emanuele Licci, Gian Luca Longo, Carla Petrachi, Donatello Pisanello, Giorgia Santoro, Admir Shkurtaj.

Cantanti: Raffaella Aprile, Emanuela Gabrieli, Enza Pagliara, Ninfa Giannuzzi, Cinzia Villani, Antonio Castrignanò.

Danza: a cura di Patrizia Rucco – Compagnia di Teatro Danza Skenè.

Attori: Salvatore Calafiore, Marco Graziuso, Silvia Lodi, Matthias Hermann Ibach, Ezio Sabatino Video makers: Davide Faggiano, Carlo Michele Schirinzi, Fluid Video Crew, Roberto Greco, Biagino Bleve.

Artisti: Maurizio Buttazzo, Agostino Casciaro, Antonio Chiarello, Antonio De Luca.

Storici – Guide essenziali delle visite: Luigi Chiriatti, Maurizio Nocera, Elio Paiano.

Poeti: Rossano Astremo, Elio Coriano, Mauro Marino, Luciano Pagano, Angelo Petrelli, Elena Cantarone, Giovanni Santese, Nicola Verderame, Ilaria Seclì, i giovani del laboratorio di scrittura di Vitigliano.

Comunicazione: Anna Maria Mangia

● Terza edizione | 25 agosto – 23 settembre 2005

Visite e itinerari di spettacolo nei luoghi del Salento

I luoghi:

Strade del Centro Storico - Castello Angioino Parabita, Centopietre Patù, Centro storico – Palazzo della Cultura Galatina, Castello degli Spinola Andrano, Palazzo Palmieri Martignano, Strade del Centro Storico - Castello Angioino Ugento

Gli artisti:

Guida del viaggio: Piero Rapanà.

Allestimenti e cura dei luoghi: Mauro Marino.

Danza: Oistros Balletto e Compagnia di Teatro Danza Skenè.

Teatro: Piero Rapanà, Marco Graziuso, Giuseppe Semeraro, Matthias Hermann Ibach.

Musica: Sabor Trio, Quista è la strada de le fimmene beddre, Croque Mule, Antonello Taurino, Gianluigi Antonaci, Domenico Gigante, Salvatore Brigante

Poesia: Giuseppe Goffredo, Michelangelo Zizzi e i poeti dell’antologia Poeti Circus).

Letteratura: Giuseppe Corianò, Fabrizio Petrelli, Maddalena Mongiò.

Videovisioni: Caterina Gerardi - Omaggio a Rina Durante.

Comunicazione: Valentina Sansò

● Quarta edizione | 21 agosto – 23 settembre 2006

In viaggio nel Grande Salento

I luoghi:

Centro Storico - Castro, Scavi archeologici di Egnathia – Fasano, Centro Storico – Trepuzzi, Masseria Lo Jazzo – Ceglie Messapico, Centro Storico – Zollino, Centro Storico – Soleto, Centro Storico, Manduria.

Gli artisti:

Guida del Viaggio: Piero Rapanà,

Allestimenti e cura dei Luoghi: Mauro Marino

Musicisti: Triace, Ronam, Quista è la strada te le fimmene belle, Antonello Taurino, Enza Pagliara, Dario Muci, MauroTre, Roberto Gagliardi, Michele Colaci, Gianni De Santis, Antonello Taurino,

i giovani di Scenaperta.

Videoinstallazioni: Paolo Pisanelli

Letteratura: Roberto Guido, Rocco Aprile, Vanni Schiavoni, Elena Cantarone, Maxim Cristian, Mauro Marino, Luisa Ruggio, Franco Ungaro, Luciano Pagano,

Comunicazione: Valentina Sansò

La terza edizione de i Ld'A

I luoghi d’Allerta

visite e itinerari di spettacolo nei luoghi del Salento


Un diario attraverso i comunicati stampa

Un cammino di scoperta che attraversa il Salento in visite che portano lo spettacolo a confondersi con i luoghi. Un approccio naturale, ‘acustico’ che misura gli artisti nel loro divenire voce, suono, movimento nella relazione semplice e frontale con il pubblico in spazi insoliti, particolari per riverberi e prospettive di veduta.

Non è il teatro di strada, è accordare le azioni col cammino, di un peregrinare che guarda la bellezza, che vuol sapere la storia, le vicende, i racconti per scoprire i luoghi nella loro naturale intensità.

Giovedì 25 agosto, Parabita – strade del centro storico e castello.

Il castello di Parabita è in alto. La strada solleva il passo attraversi natura e dall’alto scorgi la piazza che negli anni scorsi, in notti estive ha ospitato gli appuntamenti di Madrigale d’estate incontri notturni dedicati alla parola poetica organizzati da Luciano Provenzano.

Ed è proprio alla poesia che è dedicata questa prima visita de I Luoghi d’Allerta con la presentazione dell’antologia Poeti Circus che lo scrittore Giuseppe Goffredo ha dedicato ai “nuovi poeti italiani intorno ai trent’anni”, l’introduzione è a cura di Michelangelo Zizzi ed ospita versi (tra gli altri) di Ilaria Seclì, Laura Sergio, Carla Saracino, Enzo Mansueto, Mario Desiati. Con la poesia suggestioni ed ambientazioni sonore accompagneranno la visita ai luoghi che avrà come guida storica Sergio De Donatis con lui Matthias Hermann Ibach, violoncello e voce; Antonello Taurino, chitarra; Carla Petrachi, piano; Domenico Gigante, violino. In chiusura di serata Salvatore Brigante e Alessandro Cossa con suoni da Messer Salento, un opera che alle sonorità della tradizione unisce parole di forte impatto critico ed emotivo a difesa di quella ‘particolarità salentina’ che ispira gli itinerari di spettacolo nell’Allerta promossa dal Fondo Verri.

Domenica 4 settembre, Patù – Centopietre. Dalle ore 20.00.

Dei tanti significati tesi a svelare il significato del toponimo Patù scegliamo quello che lo vuole derivante dalla parola “pathos”, ad indicare la sofferenza degli abitanti dell’antica Vereto - per secoli vessati dalle scorrerie saracene - che la fondarono intorno al 924 d.C. dopo la distruzione della loro città. Le Centopietre l’enigmatico sito, che ospiterà la seconda visita de I Luoghi d’Allerta, fu costruito con 100 monoliti derivati dallo spoglio dell’antica città messapica, pietre delle poderose mura che la cingevano per circa quattro chilometri. L’enigma delle Centopietre è legato alla sua mitica e controversa origine fonte di credenze sospese tra fiaba e cruda storia. Le 100 pugnalate inflitte ad una giovane vergine veretina che difese la propria purezza dall’oltraggio saraceno. La discesa a valle dall’ alto della collina di Vereto di cento donne dalla corporatura gigantesca che, lavorando la calza, reggevano sulla testa gli enormi lastroni coi quali sarebbe stato edificato il monumento. Narrazioni che affascinano e si mischiano alle opinioni degli storici che lo vogliono dolmen evoluto o heroon-tomba del cavaliere cristiano Geminiano, inviato come messaggero di pace e trucidato dai Turchi scatenando così la terribile battaglia del 24 giugno 877, giorno di San Giovanni Battista vinta dalle guarnigioni cristiane.

Queste le suggestioni che gli artisti-guida di questo percorso di spettacolo dovranno suggerire al pubblico. Ospiti della serata: la compagnia Croque Mule con il suo cabaret concerto; Matthias Hermann Ibach, performer con il suo violoncello di intriganti figurazioni; la meraviglia della voce di Raffaella Aprile; il violino di Sabrina Pacucci; la chitarra di Antonello Taurino; le letture sono da La direzione dei Venti di Giuseppe Corianò (Manni Editori)

Venerdi 9 settembre, Galatina - Centro storico | dalle ore 20.00

Luoghi d’Allerta è alla sua terza visita. Galatina, il luogo magico della catarsi tarantista, il luogo del ringraziamento e della metabolizzazione del morso, dell’acquietamento. Il luogo protetto, l’ideale cerchio magico dove il ragno non agiva, si teneva alla larga che lì Santu Paulu era vigile attento con la spada e il libro. La forza e la sapienza ad accudire credenze, i balletti delle donne, riti capaci di accogliere il dolore, la mancanza, il desiderio. La serata sarà dedicata alla scrittrice Rina Durante, ‘levatrice’ con la fondazione negli anni settanta del Canzoniere Grecanico Salentino di quel sentire tradizionale che tanto lustro dà oggi al Salento. La ‘Rina’ sarà ricordata con un piccolo film “Come farò a diventare un mito” che la fotografa Caterina Gerardi ha realizzato cucendo insieme momenti privati e pubblici, dell’intensa vita della scrittrice. Lungo il percorso che partirà alle 20.00 dalla Basilica di S. Caterina d’Alessandria faranno compagnia all’attore Piero Rapanà - capitano della visita - la professoressa Domenica Specchia che sarà guida storica della visita; il sorprendente violoncello di Matthias Hermann Ibach, le voci di Cinzia Villani, Raffaella Aprile, Maria Mazzotta in Quista è la strada de le fimmene beddre, le danze dell’Oistros balletto di Sonia Norma Marino. La serata si concluderà nel chiostro dei Domenicani (Palazzo della Cultura), con un recital di suoni e parole da L’ultima caccia di Federico Re di Antonio Errico (Manni Editori) a cura di Marco Graziuso e Gian Luigi Antonaci.

Domenica 11settembre, Andrano – Castello | dalle ore 20.00

Al buio, nell’incanto delle sale del Castello degli Spinola di Andrano la poesia sarà protagonista.

La nuova scena del Salento animata da voci che trovano nel verso l’opportunità di sentirsi vive, presenti, attive in un cammino che nella tradizione dei poeti trova le radici e la forza della continuità. La poesia non è estranea al Salento. Il Novecento porta nomi illustri: Bodini, Comi, Pagano, Fiore, D’Andrea, Bernardini, Toma, Verri. La forza di un operare teso a valicare gli angusti confini della provincia, questo il carattere significativo di uomini che hanno operato per la crescita territoriale per l’affinamento della lingua e della sua sensibilità.

Il percorso e la visita che attraverserà le vie del centro storico, guide l’attore Piero Rapanà e Mauro Rango, conoscitore dei luoghi, ospiterà le surreali suggestioni vocali e sonore di Matthias Hermann Ibach, i suoni del cabaret concerto de i Croque Mule e le danze di strada della Compagnia Skenè di Patrizia Rucco. La performance “a tradimento” 3 poesie e tre canzoni di e da Salvatore Toma a cura dell’attore Renato Grilli e del musicista Fernando Todisco, aprirà un reading poetico dedicato alle nuove voci del movimento della poesia salentina, Giovanni Santese, Ilaria Seclì, Annamaria Mangia, Tiziano Serra, Angelo Petrelli, Elena Cantarone tra i poeti invitati.

Domenica 18 settembre, Martignano – Palazzo Palmieri| dalle ore 20.00.

C’è un luogo che le visite e gli itinerari di spettacolo de I Luoghi d’Allerta hanno tenuto fermo nel loro tracciare rotte per il Salento: Palazzo Palmieri a Martignano. Luogo di resistenza e di pratica culturale sempre attivo ed aperto ad accogliere esperienze di parola, canto e scrittura. Elio Coriano è il capitano di torre, l’ospite attento. Con Riccardo Cillo all’organetto e Antonio Perrotta al tamburo a cornice, Coriano dedicherà una lettura alla poesia di Franco Fortini. Nel corso della passeggiata, guidata da Leo Rielli, che attraverserà il centro storico di Martignano gli incontri con il mimo attore argentino Claudio Nadie; il virtuoso violoncello di Matthias Herman Ibach che con Piero Rapanà si esibirà in Mackie Messer di strada, un omaggio ai suoni di Kurt Weil e al teatro di Bertold Brecht; e la chitarra di Antonello Taurino. Ospite gradita la cantante sovietico-cubana Renata Mèzenov’sa, con una performance musicale che coniuga le suggestioni calde del suono caraibico con le atmosfere della canzone russa. In lei le due tradizioni sono accolte con eguale passione, la voce, la canzone, la poesia si fanno strumenti di riscatto e di incontro, in un unità emozionale sempre accesa. Nel corso della serata sarà proposta la visione di due film di Fernando Bevilacqua: A casa di Toma e L’Approdo (soliloquio di Enza Pagliara).Letture da “Mandorleamare” di Fabrizio Petrelli edizioni Manni.

Venerdì 23 settembre, Ugento – Castello | dalle ore 20.00.

Luoghi d’Allerta è alla sua sesta (ed ultima) visita degli itinerari di spettacolo che da Agosto hanno attraversato il Salento, scoprendo particolarità, segreti, storie d’un territorio magico e denso di creatività. Venerdì 23 settembre, la compagnia dell’Allerta sarà ad Ugento, appuntamento dalle ore 20.00 in Piazza del Municipio, per il suo spettacolo di chiusura che vedrà in scena Mattias Hermann Ibach, che proverà ad accordare le improvvisazioni del suo violoncello-voce con le danze della compagnia Skenè diretta da Patrizia Rucco. Francesco Del Prete col suo violino abiterà i percorsi della visita dando suggestioni alle letture che riguarderanno il libro di Maddalena Mangiò, Il portone sulla piazza (Manni). Guida storica sarà Paolo Schiavano accompagnato dall’attore Piero Rapanà e dal mimo Claudio Nadie. La chiusura della visita sarà a cura del Sabor Trio, Carla Petrachi, Giorgia Santoro, Emanuela Gabrieli. Ospite gradita Renata Mezenov’sa.

E’ antica la storia di Ugento, mischia vicende e sempre la città appare forte, possente con la sua zecca che batteva monete e la cinta muraria che si estendeva ben oltre l’attuale centro abitato. Nonostante i Saraceni che la rasero al suolo nel 1537, la sua ‘forza messapica’ rimane un valore intatto, significativo d’un Salento primigenio, con il suo vigore civile e la sua autonomia culturale. Il museo - uno dei luoghi che la visita toccherà nella lunga passeggiata per i vicoli e le case a corte del centro storico - testimonia un ricchissimo repertorio che consente una conoscenza approfondita della sua storia millenaria.

martedì 26 giugno 2007

Quista è la strata te le donne belle

La seconda edizione 2004

I luoghi d’Allerta seconda edizione

visite e itinerari di spettacolo nei luoghi del Salento

Un viaggio fatto di parole, di silenzii, di stupore, di una inspiegabile tenera paura e… mare, storie e cielo…

Quando ti manca il respiro, o ti senti mancare la terra sotto i piedi, c’è sempre la memoria a darti una mano a ricordare

per vedere il presente e in silenzio cercare la storia, i nessi, le piccole verità dei luoghi e di chi li abita.

TEORIA E SUGGESTIONI DI UN EVENTO

Il Salento è terra di confine, di transito e di accoglienza, la sua cultura è frutto di sedimentazioni, leggende e resti lo raccontano, le tracce millenarie della sua storia divengono richiamo e ispirazione di nuove narrazioni.

La Terra d’Otranto ha dato luogo nel corso del tempo ad una cultura dell’accoglienza e dell’ascolto capace di tenere aperto il dialogo con la terra con la sua natura e la sua storia. Una vocazione da sempre viva, quella antica tensione al dialogo e all’incontro, insieme all’elaborazione di nuove strategie di azione e comunicazione capaci di nutrire un identità culturale molteplice ed articolata, in continuo mutamento.

Questo dialogo ha maturato poetiche a cui è necessario dare voce, mutandole in momenti teatralizzati di attraversamento del paesaggio, guidati e animati da artisti che rendono omaggio alla terra e alla bellezza della visione.

Dopo l’esperienze nelle Cave di Cursi, con le Visite ai Giardini di Pietra e nei centri storici e piazze della Provincia di Lecce, con Teatro i Luoghi ( Copertino, Ruffano, Sannicola, Porto Cesareo, Sant’Andrea, Insenatura dell’Acquaviva), quest’anno abbiamo scelto di continuare gli attraversamenti iniziati l’anno scorso con i Luoghi dall’Allerta, che ci hanno visto in viaggio tra torri costiere, castelli, fortificazioni, da sempre, occhi attenti della nostra storia. Luoghi di avvistamento, di contemplazione, di meditazione; di paure e di incanti volti al mare al levante e al finire del Sole, in continua spinta d’emozioni.

Lo Sguardo spinto lontano, a difesa e accoglienza di tutte le genti.

Urlo d’allarme e grida di gioia, di fughe e di arrivi fatti in silenzio.

Sentinelle della pietra fatte di pietra, per noi, in questo progetto, divenuti luoghi di ascolto e di attenzione, dove il poetare si fa discorso, e partecipazione.

Teatro i luoghi, per svelare, narrare e cantare bellezza e natura. Attraversamenti che trovano storie, voci, personaggi; sostano in silenzio, s’ incantano, in un mare di cielo.

Abbiamo immaginato dei percorsi che nel cammino svelassero l’inatteso farsi del territorio, la sua bellezza, l’intensa suggestione che mischia cultura e natura, campo ideale per i suoni, gli echi, le risonanze, per la messa in scena.

Poi… le fughe, i piani di prospettiva, le lontananze.

Ogni paesaggio ha le sue regole, la sua luce, il suo clima, estraniato ed estraniante tanto è forte, potente, sontuoso e struggente, per semplicità, quando incontri le cose della storia, le pietre dei confini.

PER QUALE AGIRE

Dentro questo, portare l’agire. Visioni, lingue, canti, danze.

I segni della rinascita creativa del Salento. Ormai certa, capace, responsabile.

Un’ invito rivolto a singoli artisti e a piccole ensemble, chiamate a costruire, in luogo, delle azioni, dei frammenti da aggiungere in un percorso ad altro fare.

Il movimento lo fa il pubblico col suo venire, chiamato all’avventura del guardare, preso ai lati nel cammino, tutto è scena ed è scena agibile nel gioco del costruire l’evento, l’agire comune.

Il tramonto apre alle azioni, c’è un tempo nel corso della serata in cui gli atti si compiono, vengono in successione; spettacoli e singole performance uniscono danza, poesia, canto, suono, scene di una sequenza che nel cammino, nello spostamento del pubblico compie, svela la sua portata.

Un’ omaggio alla sensibilità del Salento, una tensione aperta al respiro popolare della sua terra, con la canzone che è strumento formidabile di poesia, capace di toccare all’intimo, di fare emozioni ed energie. Una sensibilità capace anche, di fare scrittura, continuando la tradizione di un movimento letterario sempre vivo e presente, di usare pellicola e digitale per veicolare la sua forza mitica con le immagini. Una sensibilità capace di mutare il fare in opera. Nelle scelte artistiche ci si è orientati, nell’ intenzione di provocare un’ interazione attiva tra generi, ad esplorare modi e stili nel ricco e vivo campo della musica, del canto, del teatro, della danza e del cinema con una particolare attenzione nei confronti della scena salentina e di quegli artisti che hanno scelto il salento come meta del loro fare.

Il diario della seconda edizione

Il diario della seconda edizione attraverso i comunicati satmpa


Assessorato alla Cultura della Provincia di Lecce • Fondo Verri l.c. – Teatro Blitz
I luoghi d’Allerta seconda edizione
visite e itinerari di spettacolo nei luoghi del Salento

un iniziativa ideata e curata da Piero Rapanà e Mauro Marino

Ruffano, Centro Storico
Domenica 29 agosto 2004 – dalle ore 20

A Ruffano ci arrivi guardando in alto, non capita spesso d’avere l’impressione di un paesaggio collinare nel Salento, con la prospettiva del campanile che si eleva, portato dall’andatura del paesaggio, verde qui intorno con un resto di foresta che fa intensa la serra, segreta e misteriosa.
Un paese-rocca con l’arco della porta che invita all’ingresso e la piazza subito ad accogliere e il dedalo delle vie, un centro storico intenso con la grande cattedrale e la stanza pavimentata di cristallo che svela radici antiche.
La guida del viaggio Piero Rapanà, raccomanda molta attenzione, alle parole soprattutto e ai suoni che le sostengono. Questa prima serata dei Luoghi d’Allerta è dedicata ai suoni, alle parole cantate, recitate, sussurrate. In scena nel segreto delle stradine laterali alla cattedrale Matthias Hermann Ibach, singolare violoncellista tedesco, da alcuni mesi residente a Gallipoli, vero talento poetico presenta il suo Cellohermann, un avvenimento d’ispirazione dadaista-romantico. Matthias accompagna il suo strumento con la voce e fa vivere il violoncello come un prolungamento di se stesso. Con ogni movimento del suo archetto, infrange le abitudini di ascolto del pubblico. Suona la musica classica, il rock, il blues o semplicemente suoni aspri e bizzarri accompagnando con la voce, in tedesco, russo, francese, italiano, versi, schiocchi di lingua, risate, imitazioni, il suono del violoncello. Marco Graziuso con un piccolo recital dedicato alla poesia salentina continua il viaggio abitando con la sua voce una piccola corte popolare, raccolta e silenziosa, significativa d’un abitare condiviso che ispira
incontri d’occhi e ascolti.
Il concerto di Alessio Lega e Mariposa al debutto discografico con Resistenza e Amore
(ed.block nota – settembre 2004) chiude la serata. Resistenza e Amore è opera prima di un cantautore che da anni infaticabile gira lontano dal mercato per centri sociali, circoli culturali, palchi più o meno grossi di tutt’Italia. Liberate da ogni coercizione le canzoni di Alessio Lega e Mariposa sono a immagine della loro vita, per quanto la poesia e la vita possano essere libere. Guida essenziale della visita sarà Paolo Vincenti storico e poeta ruffanese.


Alessano, Villaggio Rupreste di Macurano
12 settembre 2004 – dalle ore 20

Il Villaggio rupreste di Macurano, sulla strada che da Alessano porta al mare di Novaglie è uno dei luoghi magici del nostro territorio.
Un luogo di campagna, su una piccola altura la costa rocciosa apre come un insenatura e lì scopri quanto la storia ha lasciato per riflettere su noi, sul nostro passato remoto, sulle origini e su quanto ha concorso alla messa in opera di valori che sommandosi costruiscono il valore identitario del territorio. Macurano è luogo basiliano, residenza di monaci che in povere grotte costruivano le loro dimore, la base da dove muovere nell’evangelizzazione, nella civilizzazione di comunità che intorno a questi monaci hanno dato vita a comunità organizzate, capaci di darsi un futuro. I basiliani erano monaci capaci di introdurre la coltivazione e la lavorazione dell’olio
Con Piero Rapanà, anfitrione dei Luoghi d’Allerta, guida essenziale della visita sarà Elio Paiano, esploratore e conoscitore del territorio.

Le azioni di spettacolo nel corso della visita sono a cura della cantante Raffaella Aprile,
degli attori Salvatore Calafiore e Susi D’Elia nella performance “L’autunno non è certo” e Marco Graziuso con letture dedicate al poeta di pace Tonino Bello, ricordato nella sua azione di costruttore di pace da Maurizio Nocera.
Ospite gradito sarà Matthias Hermann Ibach singolare violoncellista tedesco, da alcuni mesi residente a Gallipoli, vero talento poetico presenta nei Luoghi d’Allerta il suo Cellohermann, un avvenimento d’ispirazione dadaista-romantica sotto forma di opera dramatique. Matthias accompagna il suo strumento con la voce e fa vivere il violoncello come un prolungamento di se stesso. Nella sua ricerca utilizza tutti gli stili musicali e canta in tedesco, italiano, inglese e francese. La sua è un ispirazione colta che sceglie la strada per rappresentarsi, l’incontro frontale con il
pubblico permette all’artista di farsi clown, virtuoso musicista, attore raffinato mediando l’incontro con la sua raffinata bravura. Carla Petrachi, Emanuela Gabrieli, Giorgia Santoro: Sabor Trio con uno spettacolo sottilmente ironico, un cabaret musicale con un repertorio largo che ripercorre il passato delle vocine radiofoniche anni trenta, le suggestioni di fado interpretati con vigore e passione e le canzoni della tradizione salentina che si mischiano e confondono con pezzi cari alla storia della musica leggera italiana chiudono la serata.


Vitigliano, Palazzo Gargasole
17 settembre 2004 – dalle ore 19

Nella corsa che da Maglie porta verso Santa Cesarea trovi Vitigliano… dopo poco il mare. L’alto di scogli straordinari carichi d’umori sulfurei, la magia intensa d’una visione larga sconfinata sospesa in un tempo ancora denso di silenzio, dove le parole trovano l’eco lontana del mare, luogo dell’aurora, di quell’oltre mare caro al poeta di Nostra Signora dei Turchi, questo “aristocratico” paese è infatti patria originaria della famiglia di Carmelo Bene.

omuni amministrazioni comunali le immagini private degli album di famiglia tessendo una memoriaturLa visita a Vitigliano de I Luoghi d’Allerta, iniziativa sostenuta dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Lecce, giunge in chiusura di un percorso di lavoro intorno alla scrittura che la Cooperativa Sociale l’Arcobaleno ha attivato con il progetto Vento d’Oriente nell’ambito di un iniziativa intercomunale con le amministrazioni comunali di Santa Cesarea Terme, Minervino, Ortelle rivolto alle giovani generazioni.
Un omaggio del Fondo Verri ad un luogo d’allerta culturale, spazio di presenza attiva sul fronte del disagio e dell’animazione sociale.
L’occasione dell’evento viene dalla scoperta in Palazzo Gargasole (che ha ospitato quest’anno il laboratorio dei giovani) di una ricca raccolta di fotografie che mostra luoghi, persone, situazioni d’un Salento antico ma ancora vicino, in parte presente, con gli oggetti, le vecchie macchine, gli attrezzi di lavoro. Le pose d’un tempo evocano storie che nel corso del laboratorio di scrittura sono divenute motivo di sguardo e di invenzione. Piccole drammaturgie ispirate dalla ricerca iconografica ideata e realizzata da Enzo Chiurazzi, promossa e patrocinata dal gruppo locale Fratres che ha coinvolto la comunità vitiglianese in una affascinante tessitura di memoria collettiva, un racconto costruito di racconti attraverso le immagini private degli album di famiglia.
Ricco il carnet degli invitati composto dagli artisti in viaggio negli itinerari di spettacolo promossi dal Fondo Verri - teatro Blitz
e da un gruppo di artisti operanti nell’area territoriale del progetto di animazione sociale Vento d’Oriente.

Guide essenziali della visita il giornalista e storico Elio Paiano e lo scrittore Maurizio Nocera; il poeta della parola e dei materiali Agostino Casciaro, presente con le sue opere in cartapesta e con l’anteprima della sua opera di teatro-poesia Orlando,
l’artista Antonio Chiarello con un omaggio a Carmelo Bene, lo scultore Virgilio Pizzoleo, il fotografo Andrea Venturi; i creativi Antonio D’Aquino, Riccardo Argenti e Giorgio Viva con le sue paradossali iconografie religiose.
Per la poesia - ospiti del laboratorio dei giovani che presenta nel corso della serata la raccolta di scritture Soffi - i poeti Elio Coriano, Luciano Pagano, Ilaria Seclì, Giuseppe Semeraro, Rossano Astremo, Giovanni Santese, Elena Cantarone.
Ospiti il teatro da camera di Maura Protopapa, invenzioni narrative raccolte nello spazio minimo di una valigia;
il dadaismo musicale del violoncello di Matthias Hermann Ibach: in Cellohermann, Matthias accompagna il suo strumento con la voce e fa vivere il violoncello come un prolungamento di se stesso. Le voci i suoni e le musiche della serata saranno a cura di Cinzia Villani, Gianluca Longo, Carla Petrachi ed Emanuela Gabrieli.


Sternatia, Palazzo del Municipio
domenica 19 settembre 2004 – dalle ore 20

La visita a Sternatia dei Luoghi d’Allerta di domenica 19 settembre, [start dalle ore 19.30] sarà dedicata interamente alla scrittura e alla poesia con un happening aperto, animato dai poeti cercatori di parole del Sibilo Lungo, il gruppo che in agosto ha partecipato al seminario di scrittura tenuto in occasione della Notte della Taranta da Giovanni Lindo Ferretti.
Sarà riproposta nel corso della serata la partitura costruita in quell’occasione, che unisce in sé i testi dei poeti padri-madri della poesia salentina [ Vittorio Bodini, Antonio Verri, Antonio Errico, Ercole Ugo D’Andrea, Salvatore Toma ] con i materiali prodotti nel corso del laboratorio di Melpignano e scelti per la lettura pubblica da Ferretti in qualità di maestro sconcertatore dell’evento.
Alla parola grika e al suo cantore Cesare De Santis sarà dedicato un omaggio a cura dello scrittore Giovanni Santese
Una serata che vede insieme larga parte dell’ ultima scena della scrittura salentina: poeti, narratori, cercatori di storie, di pensiero, di vicende, insieme, per un esperimento di contatto, di sguardo, d’ ascolto da un luogo simbolo della vicenda salentina, nel cuore politico ed amministrativo di uno dei paesi grecanici, nel bellissimo cortile del Palazzo del Municipio dove i poeti troveranno la possibilità di un palco attrezzato per la lettura dei loro versi e un gruppo di cantanti e di musicisti ad accompagnarli: le Sabor Trio, Emanuele Licci, Raffaella Aprile,
Ninfa Giannuzzi, Matthias Hermann Ibach.
Un Salento d’Autore che sarà presentato, nel corso della serata dallo scrittore Antonio Errico, in altre sue componenti ed ispirazioni essenziali, con il libro che l’editore Piero Manni ha quest’estate dedicato agli interpreti di un Salento di poesia e di militanza culturale.
Guide della visita Maurizio Nocera e Piero Rapanà.

Tricase, Palazzo Gallone
sabato 25 settembre 04 – dalle ore 20

Dall’altra parte della sostanza popolare, c’è un Salento ricco e possidente, fatto di palazzi, di grandi case e di utopie urbanistiche. Costruzioni che tentano la città ideale di Federico da Montefeltro e di Piero della Francesca e del passaggio dal feudalesimo al rinascimento portano intero il segno. Città castello, fortificazioni capaci di garantire sicurezza ma anche di custodire la bellezza e chi della bellezza si faceva tutore ed artefice.
Palazzo Gallone a Tricase non è soltanto la casa del ricco commerciante che la volle ad inaugurare la nuova carriera di nobile feudatario, è simbolo d’una città organizzata per divenire grande e potente, contesa e assediata, una città di potere che ben distingue entro le cinta muraria i luoghi per il popolo da quelli della nobiltà aristocratica, clericale e politica, posta a dominare nella magnificenza. Di tutto questo ci rimangono i resti, le vestigia di un passato utile a rinvigorire la memoria e il presente nostro e dei viaggiatori in visita.
A Tricase
i Luoghi d’Allerta, sabato 25 settembre 04, dalle ore 20, giornata di chiusura del Salento International Film Festival, saranno dedicati alla performance attorale e alla danza, con la compagnia di Teatro Danza Skenè, diretta da Patrizia Rucco protagonista con la giovane compagnia di un azione ambientata nella maestosità della Sala del Trono. In scena nel segreto delle stradine laterali a Palazzo Gallone Matthias Hermann Ibach, presenta il suo Cellohermann, un avvenimento d’ispirazione dadaista-romantico. Matthias accompagna il suo strumento con la voce e fa vivere il violoncello come un prolungamento di se stesso. Con ogni movimento del suo archetto, infrange le abitudini di ascolto del pubblico. Suona la musica classica, il rock, il blues o semplicemente suoni aspri e bizzarri accompagnando con la voce, in tedesco, russo, francese, italiano, versi, schiocchi di lingua, risate, imitazioni, il suono del violoncello. Marco Graziuso con un recital dedicato alla scrittura ed alla poesia di Don Tonino Bello continua il viaggio abitando con la sua voce la piazza dedicata al Vescovo costruttore di pace. Guide della visita l’attore Piero Rapanà e Maurizio Nocera.

Strade e piazzette di Acaya
domenica 26 settembre 2004 – dalle ore 20

Acaja è luogo mitico! Oggi, borgo quieto, simbolo di quella riconversione vocazionale che vota il Salento al turismo. In passato potente luogo d’armi, eccezionale esempio di città fortificata, studiata e realizzata nelle forme consone all’urbanistica del Rinascimento dall’architetto militare Gian Giacomo dell’Acaya che diede nuovo nome e nuova immagine al piccolo originario casale di Segine, trasformandolo nell’arco di tre lustri ad epicentro del feudo della sua famglia. Città fortezza strategica nella sua posizione, protetta dalle torri costiere e da quelle interne.
Un borgo rinascimentale che oggi attende il pieno recupero del bene più prezioso: il castello, che sino al fascismo ha mantenuto il carattere militare.
Ed è proprio da questa tradizione di soldati e cavalieri che prende le mosse la visita de’ I Luoghi d’Allerta ad Acaya, domenica 26 settembre dalle ore 20.00 con Carlo Michele Schirinzi che presenta All’erta, corto di sua realizzazione, Premio Shortvillage alla 40a mostra del Nuovo Cinema di Pesaro (2004), dedicandolo a Vito Rugge eroe della prima guerra mondiale a cui è titolata una strada del paese. Video tragico ed ironico, un cinegiornale che in tre capitoli, affronta la giornata tipo del militare combattente tra desideri repressi e urgenze da prima linea: ingabbiato in chissà quale trincea/prigione/camerata, incapace di essere protagonista della Storia, diventa martire della sua stessa impotenza, tra distorsioni cromatiche e musicali. Un opera antimilitarista che oppone alla retorica propagandistica di regime i toni antieroici d’un soldato che procede a passo di comica, in un flusso di immagini tese tra passato reale e immaginario, che getta una luce grottesca sul tema purtroppo sempre attuale della propaganda bellica.

Paradossi e visioni che proseguono con il teatro musicale di
Matthias Hermann Ibach, e nelle performance vocali dell’attrice Silvia Lodi.
I suoni e le voci sono di Raffaella Aprile, Enza Pagliara, Anton Giulio Galeandro, Gian Luca Longo. Nel corso della serata l’editore Piero Manni , presenta La mia parabola antologia dedicata al poeta magliese Nicola De Donno curata da Donato Valli, intervengono Giancarlo De Pascalis, Marco Graziuso ed Antonio Errico.
Guide della visita Piero Rapanà, Maurizio Nocera e Giancarlo De Pascalis.
Alla visita di Acaja ha aderito il FAI, fondo di tutela dei beni ambientali e del patrimonio architettonico italiano con un intervento di Giulio Rugge.

Martignano, Palazzo Palmieri
domenica 3 ottobre 2004 – dalle ore 20

Si chiude a Martignano la seconda edizione dei Luoghi d’Allerta, visite ed itinerari di spettacolo promossi dalla Provincia di Lecce, pensati e realizzati dal Fondo verri l.c. Teatro Blitz, e sostenute dai Comuni che hanno ospitato le visite.
Palazzo Palmieri, nel cuore del centro storico di Martignano è luogo dell’allerta culturale, dell’agire creativo che da anni vede nel suo “capitano di torre” Elio Coriano un’ istancabile poeta, lottatore di scrittura e di pensieri , testimone e custode di occasioni, di un lavoro sempre attivo, d’un fare cultura aperto alla ricerca e all’incontro. E alla poesia, alla scrittura, alla canzone è dedicata la serata del 3 ottobre.

L’idea che ha animato questa seconda edizione dei Luoghi d’Allerta è quella di un lavoro trasversale intorno alla poesia. Poesia suono, musica, parola detta e cantata, gesto e danza, immagine e pittura, anche semplice decorazione, piccola cura di luoghi. La poesia portata da interpreti che riteniamo, nell’ ambito fiorente della scena salentina, meritevoli dell’appellativo poeta, per spirito di ricerca, per costanza, per responsabilità creativa. Guida della visita Piero Rapanà, attore animatore del Teatro Blitz,
racconti, storie e leggende saranno a cura di Elio Paiano e Maurizio Nocera nel corso della serata Mauro Marino dedicherà una pubblica lettura al libro di Raffaele Gorgoni Lo Scriba di Càsole (Besa editrice).
Antonio Errico Ennio Cillo e
l’editore Piero Manni presenteranno “Salento D’Autore” ,
dedicato agli interpreti di un Salento di poesia e di militanza culturale.
Giuseppe Conte dedica le sue poesie al Salento degli anni 80

La musica sarà interamente al femminile: con il Sabor Trio di Carla Petrachi, Emanuela Gabrieli, Giorgia Santoro per uno spettacolo che attraversa repertori, reinterpreta la tradizione in modo sottilmente ironico. Ospite gradito sarà Matthias Hermann Ibach singolare violoncellista tedesco, da alcuni mesi residente a Gallipoli, vero talento poetico presenta nei Luoghi d’Allerta il suo Cellohermann, un avvenimento d’ispirazione dadaista-romantica sotto forma di opera dramatique.
Gli attori Salvatore Calafiore e Susi D’elia con la performance “L’autunno non è certo”.

lunedì 25 giugno 2007

Il Grande Salento per l'edizione 2006


I Luoghi d’Allerta
Visite e itinerari di spettacolo nei luoghi del Salento

Quarta edizione: In viaggio nel “Grande Salento”
Agosto – Settembre 2006

Orientamenti d’Operare

Gli orientamenti per la preparazione dell’edizione 2006 de I Luoghi d’Allerta ci portano a confrontarci con la realtà di quello che sempre di più nell’intenzione politica si identifica come Grande Salento: dal Capo di Leuca verso il Parco del Negroamaro, in ‘viaggio’, verso i confini con le province di Brindisi e Taranto che aprono all’antico territorio della Terra d’Otranto.

La musica popolare e il nuovo Jazz salentino, la danza e il teatro, la poesia, il lavoro editoriale, le ‘chiavi’ per un dimensionamento nei luoghi di azioni di spettacolo; nella ricerca drammaturgica propria de I Luoghi d’Allerta che trovano nell’andare, nel movimento, la motivazione di costruzioni sceniche che mischiano l’incanto dei luoghi all’ agire scenico che mischia e fonde generi ed energie creative. Zona di viti, d’uva e di vino, di centri storici, di masserie. In questo territorio sono presenti esemplari d’ulivi e querce ultrasecolari, spesso poco valorizzati, che sono dei veri e propri monumenti a ridosso di vie romane, muretti a secco, masserie e frantoi ipogei medievali. Dalle stesse contrade parte un’antica civiltà rurale che ha dignitosamente custodito questo patrimonio e che adesso merita di essere assolutamente riscoperta.
Luoghi d’Allerta 2006, è alla sua quarta edizione. Un viaggio che, dalle coste, con le torri della prima edizioni, si è spostato nell’entroterra salentino, visitando borghi, castelli, masserie insieme ad un pubblico che pienamente ha accolto la formula delle visite e degli itinerari, che con i paesaggi e la particolarità dei luoghi ha coniugato il ‘portato’ della creatività salentina.

Particolare. Patù


Prima della parata...


La cartolina-manifesto dell'ed.2005

La prima edizione de I Luoghi d'Allerta

Luoghi d’Allerta

visite e itinerari di spettacolo tra torri e castelli.

Fondo Verri con Provincia di Lecce, Grecìa Salentina

e le amministrazioni comunali di Otranto, Santa Cesarea, Nardò, Racale, Melendugno, Casarano, Corigliano d’Otranto, Martignano

dal 20 agosto al 21 settembre 2003

Sollecitati dai Luoghi giochiamo ad immaginare di vederli attraversati, vissuti da eventi capaci di elaborare un modo altro di agire lo spettacolo e l’incontro che genera.

L’operare creativo non può prescindere nel suo farsi, da una tensione comunicativa che necessariamente deve coinvolgere il territorio, con il suo carico di valori, di simbolico, di intenso culturale.

Un insieme che genera incanti, magie di senso, atti al presente che portano lo spettacolo a confrontarsi con lo spazio, per celebrarlo.

Visite, piccole avventure. Cammini fatti di parole, di silenzii, di stupore, di un inspiegabile tenero sgomento,

e… pietre, mare, storie e cielo… “ Quando ti manca il respiro, o ti senti mancare la terra sotto i piedi, c’è sempre la memoria che viene in aiuto: ricordare, per vedere il presente e, in silenzio, cercare la storia, i nessi, le piccole verità dei luoghi e di chi li abita “. Principali protagonisti di queste visite saranno le torri costiere, i castelli, le fortificazioni. Sentinelle e custodi del Salento, da sempre, occhi attenti della nostra storia, luoghi di avvistamento, di contemplazione, di meditazione; di paure e di incanti volti a levante e al mare, che divengono spazio performativo e di incontro tra pubblico e artisti. Abbiamo immaginato dei percorsi che nel cammino svelassero l’inatteso farsi del territorio, la sua bellezza, l’intensa suggestione che mischia cultura e natura.

Campo ideale per i suoni, gli echi, le risonanze; per la messa in scena. Poi… le fughe, i piani di prospettiva, le lontananze.

Ogni paesaggio ha le sue regole, la sua luce, il suo clima, estraniato ed estraniante tanto è forte, potente, sontuoso e struggente, per semplicità, quando incontri le cose della storia, le pietre dei confini.

Visioni, lingue, canti, animeranno le visite ai luoghi, segnati da leggeri allestimenti: libri, carte geografiche, frammenti di poesia, luci, piccoli fuochi, bandiere, stendardi.

Nelle scelte artistiche ci si è orientati, nell’ intenzione di provocare un’ interazione attiva tra generi, ad esplorare modi e stili nel ricco e vivo campo della ricerca in atto nel Salento. Musica, canto, teatro, danza ma anche cinema, video grafie, poesia. Un’ omaggio alle sensibilità creative del Salento, in una tensione aperta al respiro popolare della sua terra, strumento formidabile di poesia, capace di toccare all’intimo, di fare emozioni ed energie. Una sensibilità capace di mutare il fare, la ricerca, in opera con sempre più sapienza e capacità.

In particolare, abbiamo scelto di invitare dei ‘soli’, un’ invito rivolto a singoli artisti, chiamati a costruire, in loco, delle azioni, dei frammenti da aggiungere in un percorso ad altro fare. Provare insieme a fare poesia, scriverne ognuno un pezzo, o come in una sequenza ordinare i fotogrammi.

Il tramonto apre alle azioni, c’è un tempo nel corso della serata in cui gli atti si compiono, vengono in successione; spettacoli e singole performance uniscono danza, poesia, canto, suono. Scene di una sequenza che nel cammino, nello spostamento del pubblico compie, svela la sua portata. Ogni visita avrà carattere particolare ed unico. Un cambio profondo del clima performativo, sarà legato al passaggio dalle torri ai castelli. Da uno spazio aperto si passerà a praticare spazi chiusi, interni, utili ad ospitare riflessioni e visioni più attente.

Occasione di scambi e di approfondimenti teorici, che saranno comunicati in corso d’opera.

L’iniziativa è sostenuta da Orione per l’arte.

Gli Artisti:

Piero Rapanà, Admir Shkurtaj, Donatello Pisanello, Enza Pagliara, Cinzia Villani, Raffaella Aprile,

Nando Todisco, Gian Luca Longo, Patrizia Rucco, Silvia Lodi, Marco Graziuso, Pierluigi Mele, Mario Blasi, Salvatore Calafiore, Cool Club, Carlo Michele Schirinzi, Antonio De Luca, Elio Paiano, Prof. Antonio Caroppo (Pro loco di Torre Suda), Mauro Marino, Luciano Pagano, Elio Coriano, Luigi Chiriatti, Maurizio Nocera.

I Luoghi

Torre S. Emiliano_Otranto_Mercoledì 20 Agosto

Torre Porto Miggiano_ Santa Cesarea_Venerdi 22 Agosto

Torre dell’Alto_Santa Caterina, Nardò_Mercoledì 27 Agosto

Torre Suda_Racale_Sabato 30 Agosto

Torre S.Andrea_Melendugno_Sabato 6 Settembre

Palazzo De Judicibus_Casarano_Sabato 13 Settembre

Castello De Monti_Corigliano d’Otranto_Sabato_20 Settembre

Palazzo Palmieri_ Martignano_Domenica 21 Settembre

Le visite avranno inizio al tramonto (ore 19.00)

(Si consiglia abbigliamento e scarpe comode)