lunedì 30 luglio 2007

Rocco Nigro
















www.myspace.com/almadetangos
www.myspace.com/ronamproject


Nadia Martina


Pubblica post

domenica 29 luglio 2007

A Punta Palacia - Luogo d'Allerta!

Apri l'occhi!

La Marina Militare Italiana intende iniziare i lavori per lo sfregio permanente di uno dei luoghi più belli della nostra costa: Punta Palacia - Otranto.
Il progetto prevede la costruzione di due torri di 11 metri, di alloggi per il personale militare, di un garage per i mezzi, nonchè la ristrutturazione degli edifici esistenti.
E' stata indetta una conferenza di servizi cui parteciperà anche la Regione, il Comune di Otranto e l'Ufficio che si occupa dei parchi, nell'ambito della quale si deciderà se e come realizzare le opere.
Fonte: http://www.comune.otranto.le.it/
FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE, NON DELEGHIAMO
BISOGNA INTERVENIRE TUTTI A DIFENDERE QUESTO TESORO INESTIMABILE!!!
Lunedì 30 luglio alle ore 19:30 a Tricase Piazza Dell'Abate - Torre del Sasso
nell'ambito dell'iniziativa di Coppula Tisa "Alba del Mito" sarà presente, tra le altre autorità, anche il Presidente della Regione Nichi Vendola
Il primo appuntamento è lì per un fermo
NO
NESSUN COMPROMESSO
PUNTA PALACIA NON SI TOCCA

Giuristi Democratici Lecce

venerdì 27 luglio 2007

Il Fondo Verri e la poesia detta.



Notte della Taranta – Festival, Agosto 2007
Presidi del Libro
Fondo Verri
La poesia detta
rassegna di poeti e di poesia
Martignano, 16-17-18 Agosto 2007

[http://salentopoesia.blogspot.com]

1° giorno giovedì 16 agosto inizio ore 20 e 30

H-letture pubbliche
di Elio Coriano, suoni Anime Bianche
La poesia dell’incontro
di Annamaria Ferramosca, suoni Claudio Prima ensemble
SudOdorando
di Giorgia Angiuli (giocattoli, laptop, tastiera), improvvisazioni vocali Patrizia Oliva, video Silvia Bianchi
I ciechi
video di Fernando Bevilacqua, con Agostino Casciaro e Carlo Bevilacqua
da “Dialoghi con Leucò” di Cesare Pavese
contrOdissea
di Stefano di Lauro, con Anna Garofalo
Gabriella Schiavone e Teresa Vallarella, una produzione Terrae e Faraualla

2° giorno venerdì 17 agosto inizio ore 20 e 30
Omaggio ad Antonio Verri
di Piero Rapanà, Simone Giorgino, suoni Claudio Prima
Nel gasometro
di Sara Ventroni, immagini di Carlo Di Brina
La sposa nera (tre incanti)
di Ilaria Seclì con Adamo Toma
Palpebra su pietra / L'ultima vhs di krapp
visioni di Carlo Michele Schirinzi

3° giorno sabato 18 agosto inizio ore 20 e 30
Omaggio a Salvatore Toma
di Renato Grilli, suoni Rocco Nigro e Nadia Martina
L’incanto delle macerie
di Rossano Astremo, suoni elettronici di Giorgio Viva
Al pomeriggio degli ulivi
di Giuseppe Semeraro
Diario 20062007
di Roberto Corradino
Esse
di Gabriella Rusticali, frequenze video di Monica Petracci, testi da Carmelo Bene, Mariangela Gualtieri, Jeanette Winterson
Adria concerto

Viaggiare in Puglia


Il tuo viaggio in Puglia tutto l'anno!
Vi segnaliamo il sito della Regione Puglia dedicato alla promozione del territorio!

martedì 24 luglio 2007

Visioni del Salento

Con questo rimando al sito di Fernando e Carlo E. Bevilacqua, fotografi che profondamente stimiamo ed amiamo, inauguriamo uno spazio di visioni del Salento, sperando di proporvi un possibile e valido attraversamento dei nostri luoghi d'allerta...

http://www.fotografibevilacqua.it

martedì 17 luglio 2007

I Voli delle Aquile

lunedì 16 luglio 2007

Piero Rapanà














foto di Carlo Bevilacqua

domenica 8 luglio 2007

La combriccola dei lettori prende il largo

"Verso il largo"

Presidio del Libro Germinazioni

Giovedì 12 luglio
Ore 17.30 - Porto di S. Foca (Lecce)


I componenti del Presidio del Libro Germinazioni vi attendono per compiere insieme un atto poetico: "Verso il largo" è il titolo dell'iniziativa che, nata all'interno del Presidio, si propone di coinvolgere il maggior numero possibile di persone. Ci incontreremo sul molo di San Foca alle 17.30 di giovedì 12 luglio per leggere poesia (Borges, Neruda, Hikmet, Kavafis, Ghalazi, Rivieccio, Gibran, De Luca, Piumini) e lanciare così un messaggio di pace e speranza sul Mediterraneo. La nostra avventura continuerà in mare aperto: prenderemo il largo a bordo di un barcone simile a quelli utilizzati dai nostri pescatori fino a non molti anni fa e, da questa imbarcazione, affideremo alle correnti dieci piccole bottiglie di vetro sigillate con la ceralacca, contenenti ciascuna i versi di autori che hanno operato e operano con un occhio sul Mediterraneo. Chissà dove e fra quanto tempo i nostri doni toccheranno terra: l'intenzione è quella di intrecciare un dialogo con l'immaginario ma probabile lettore che ci aspetta sull'altra sponda.Abbiamo scelto questi componimenti tutti insieme, noi del Presidio Germinazioni, riunendoci settimanalmente per selezionare i poeti che ci sembravano cantare la possibilità di un mondo migliore. Non è stata un'impresa facile perché tutte le poesie che leggevamo si facevano amare: ognuna aveva in sé qualcosa di speciale, una piccola magia, un sogno che sarebbe stato bello affidare al mare. Non potendo moltiplicare all'infinito il numero delle bottiglie, abbiamo deciso di leggere ad alta voce sul molo e in barca anche le poesie che non si avventureranno fra le onde. Le poesie lette sono, in ogni caso, raccolte in venticinque libri che sono venticinque pezzi unici con i quali intendiamo raccogliere fondi da destinare a un progetto di solidarietà nell'area mediterranea.Nel corso dei nostri incontri di lettura, ci siamo anche interrogati sull'opportunità di compiere un atto poetico in un mare funestato da lutti e disperazione. Per molta gente, al giorno d'oggi, le acque del Mediterraneo sono sinonimo di conflitto e morte, ma questo non deve indurre in noi, che abitiamo in solide case sicure, la tentazione di chiuderci nella nostra cameretta, sordi a tutti i richiami della speranza. La poesia è speranza, è desiderio di spezzare attraverso la potenza della parola e del sentimento la catena di sangue che, purtroppo, tiene avvinto il nostro mondo.Basta guerre, - cantano i poeti - basta fragore d'armi e di scarponi chiodati! Noi ci saremo ad accogliere il loro messaggio e a diffonderlo al di là delle onde. E voi? I Presìdi del Libro è un'Associazione Culturale, nata nel 2002 dall'idea di otto editori pugliesi (Adda, Besa, B.A. Graphis, Cacucci, Dedalo, Laterza, Manni, Progedit) per promuovere il libro "dal basso". Pochi mesi dopo sono nate le associazioni del Piemonte, della Sardegna, dell'Emilia, della Campania. Dal 2003 l'Associazione si è progressivamente aperta a tutti coloro che, interessati a vario titolo alla lettura (insegnanti, studenti, bibliotecari, librai, enti locali, associazioni, professionisti, casalinghe…) hanno dato vita ad un numero sempre crescente di Presidi locali, distinti l'uno dall'altro per ispirazione, formazione, attività, campo d'intervento…, e che oggi proprio con le loro peculiarità costituiscono la ricchezza dell'Associazione nel perseguimento dei suoi obiettivi fondativi. Socia dell'Associzione Presidi del Libro è anche la Regione Puglia. La sede centrale è a Bari, presso la Biblioteca per la Cultura e le Arti Santa Teresa dei Maschi.
Germinazioni è un Presidio del Libro locale, nato nel 2006 da un'idea di Valentina Sansò e Teresa Ciulli nell'ambito del Centro Diurno del C.S.M. (Centro di Salute Mentale) del Dipartimento di Salute Mentale della Ausl di Lecce (Area Nord). Fino ad oggi, l'attività del Presidio si è concentrata sulla promozione della lettura dentro e fuori il Centro Diurno (basti ricordare l'iniziativa "Compagine, combriccola di lettori" ospitata dalla Libreria Ergot nell'aprile dello scorso anno), mirando ad arricchire e a far conoscere al pubblico la biblioteca di Aspiranti Libronari che, sorta all'interno del Centro Diurno, intende ora aprirsi alla cittadinanza.


Info: 328 9412237

mercoledì 4 luglio 2007

Capitano di Torre

lunedì 2 luglio 2007

Il Fondo Verri

Breve storia di intenti e di progetto




Nominazioni e cambiamenti di ragione sociale:

Associazione Culturale Laboratorio Santa Maria del Paradiso (1993 / 1999)
Impresa di iniziativa culturale Fondo Verri Libero Cantiere (1999 / 2005)
Associazione Culturale Fondo Verri (2005)

Teorica

C’è una vocazione nel lavoro culturale che continuamente si nutre e nutre, un agire ‘profetico’ che usa sguardo e sensi accesi, attenti a cogliere l’intorno e i segni, a scoprire virtù e necessità, capace di farsi politico, sociale, svestendo l’arte del suo ‘pacifico estetico’.
Stare in cerca. Stare nella tensione dell’incontro e lì definire il ruolo, la linea di mediazione. Spostando confini, agiatezze, per costruire un terreno comune, condiviso.
Interagire con le energie. Tesserne il senso, i segnali di un territorio, delle relazioni praticate e possibili di pratica.
Essere testimoni e sollecitatori nella proposta.
Essere pubblico e attivare pubblico, cercando di capire consumi e desideri.
Abitare il luogo di mezzo, dove la critica si fa propositiva, invita e fa la trama, alza alla cultura i tentativi, fa arte con l’arte.
Questa la nostra vocazione e la storia costruita la conferma, mostra il percorso, curricola l’attenzione, il suo divenire per atti e tentativi.
Migliorare. Come un lavoro artigiano, ottimizzare. Alleati del tempo, sapere la libertà del gesto produttivo. A favore, entusiasta, vivo nell’agire, utile ed efficace.
Siamo cresciuti con un’attenzione sempre ‘vispa’ su ciò che il nostro territorio ha mostrato come vivacità creativa, come stile capace di affermarsi, di fare consumo, di tracciare percorsi che vanno ben al di là del Salento.
Questa attenzione abbiamo cercato di spostarla sul piano della costruzione di una relazione fattiva nella realizzazione di atti culturali capaci di confermare e promuovere proposte, presenze creative, attitudini produttive.
Il nostro è un lavoro sottile e costante, che agisce su più fronti, in mobilità, nell’idea complessiva di un progetto con più dimore e luoghi di intervento.
Tante volte il nostro agire ha avuto inizio. Nasciamo sempre! Tanto da determinare una continuità, un fatto compiuto da atti, nella linea di un discorso indeterminato, continuamente preso dall’incontro, dalla scoperta.
Cos’è essere nomadi? Essere nel villaggio e non avere dimora: è abitare il giorno che viene, è fare il letargo al pensiero, lasciarlo vigile agli occhi, alla necessità di aprirsi strade. Carezzare la realtà, in leggerezza, non avere mai quiete, lesti divagare, innamorarsi, cercare affinità, congedarsi, loquace silenzio per dono. Il Libero Cantiere è coro. Un’intenzione che aggiusta la rotta (rinasce) per comprendere la necessità dell’impresa.
Poi c’è la memoria, ieri, i maestri e le guide!
Percorrere la strada della memoria. Averla in se custodita, presente al presente delle vicende che l’operare porta. Ricchezza e nutrimento, necessaria all’esperienza, al chiaro delle scelte che muovono l’agire. Ci facciamo testimonianza di noi e di ciò che è in noi fibra, ordito che accoglie, fa la trama ai colori, segna le linee dove il pensiero e il fare trovano luogo per stare, tessono il luogo che ci rappresenta.
Percorrere la strada della memoria è fare il cammino in avanti, dichiarare i maestri, gli ‘eroi’, da dove veniamo, dove abbiamo appreso il respiro e il muovere le mani, dove abbiamo spinto gli occhi a vedere scoprendo l’attenzione e il vivere desti, la qualità intellettuale e il darsi, l’invenzione, la necessità che si fa atto. Questo siamo se agiamo, al riparo, nell’umiltà del margine, che vibra e sposta i confini, e fa geografie, scenari dove muovere passi e lasciare l’orma, il segno, al tempo, al suo spolvero. Fare l’opera, svuotare il progetto, dargli quiete, compimento, fare pausa. Il tempo e gli incontri fanno il resto, sedimentano, avvicinano passioni, muovono, ri-muovono, ri-aprono la pista, confermano il dono, accolgono.
Dentro questo le affinità, la possibilità dell’estendersi, di un luogo ‘unito’, capace di gioco, di lavoro comune. Fare scambio, andare ad incontrare, a dire, a farsi dire, accogliere in racconto. Questa la bellezza, l’essere tanti, diffusi, attenti, presenti, operosi e sognanti, desiderosi e produttori. Quant’è largo questo largo del mondo, moltiplica spazio e tempo, nutre immaginario fa sale al senso. Gamma larga il popolo degli artisti, di tutte le qualità, di tutte le attitudini, tutti a servire l’arte loro, arretrando e in avanti a dare grandezza, vivo.
Per noi, indagare l’esperienza, fare documento, testimoniare. Ci sentiamo pubblico, dall’essere pubblico agiamo, libero il pensiero dall’urgenza del giudizio, stiamo nell’abbandono, pronti ad accogliere, nell’ascolto godere dell’opera. Da questo essere fun, agire per passione, farsi operatori della qualità scoperta, chiamarla a dire. Per questo la rivista e gli eventi che creano come spaginature, scena agli incontri, ai contatti, alle intese.
Fare il Salento luogo di incrocio, di transito, di sperimentazione nel gioco con i luoghi, con l’entusiasmo e la freschezza del pubblico.
C’è il desiderio, l’intenzione di una scrittura che sia capace di svelare la qualità della relazione che cerchiamo e sollecitiamo.
Una scrittura che venga e sia parola parlata, tenendo fuori l’interpretazione e la lettura critica, non per ostilità al necessario mestiere, ma per sentire l’oralità, il parlato dietro lo scorrere dei righi. Registrare, catturare l’occasione, rec. Play, un gioco da fare in leggerezza, una pratica che coglie voci, spessori, vicende, storie, aneddoti, unicità da incontro a incontro; racconto, con le pause, il crescere dei toni, il ridere. Sollecitare a dire, del pensiero, del fare, darsi per l’intimo della poetica, per quel tessuto che il tempo, le opportunità, le scelte hanno reso sapienza, coscienza, Arte.
Riteniamo l’artista animale politico, genera, comunica azione, sta nella tensione dell’atto, nella lingua che muove…E’ dono questo… che accoglie, anche sfida, affinamento dello stile, ricerca di libertà.

Associazione Culturale Fondo Verri
via Santa Maria del Paradiso 8 Lecce
Tel. 0832 304522
marinoma8@fondoverri.191.it

D'indolenti dipendenze!

Skenè