mercoledì 17 ottobre 2007

Piero Rapanà e Fernando Bevilacqua

sabato 13 ottobre 2007

Da Salice Salentino

Il Territorio

Terra di terra, zona di radici e luogo di ritorni.
Questo era il territorio.
Intorno non c’era un paesaggio ricco di bellezza;
nessun particolare attraeva lo sguardo che arrivava senza alcun ostacolo dritto all’orizzonte; era, più che in senso, piatto il territorio.
L’unico stupore che lo riguardava era quello che avrebbe provato chi si fosse trovato ad ascoltare qualcuno che ne parlava.
D’altra parte, come per ogni argomento apparentemente insignificante, trovare qualcosa da dire sul territorio, non era uno sforzo da poco.
Proprio per questo bello sarebbe stato, ad esempio, cogliere un significato nascosto, scoprire un dettaglio trascurato che avrebbe potuto dare al territorio un nuovo aspetto.
S’intende, la trasformazione non sarebbe avvenuta fisicamente: la si sarebbe vista negli occhi della gente, di quella che tornava, magari.
Sì, perché di partenze dal territorio ce n’erano state tante e ancora ce ne sarebbero state; ma in fondo era un luogo di ritorni.
Una era la strada di partenza, tante, invece, quelle dei ritorni.
Era un capolinea di avventure da li cominciate ma altrove vissute, un risveglio da sogni sognati in altri sonni, un solido muro sul quale le proprie conquiste si frantumavano con rabbia.
E comunque rimaneva un luogo di ritorni.
E radici probabilmente.
Infatti, come per un albero, per quanto il tronco si innalzi al cielo, per quanto numerose possano essere le direzioni prese dai rami, per quanto bello possa sembrare coi suoi fiori, foglie e frutti, sono sempre le radici la chiave, perché sono a contatto con ciò che è più importante ma inesorabili aggirano e attraversano non viste ostacoli ostinati, si nutrono dell’essenziale ma danno potenza e bellezza, così per chi si stupiva e si chiedeva : “Perché parlarne?”, il territorio, il territorio diventa bello di semplicità e con qualche significato in più.
Come ogni altro luogo del resto: ogni posto diventa il ritorno per qualcuno, non più vuoto di ricordi.

Nota. Per una coincidenza, piuttosto che scrivere queste righe, avrei potuto descrivere e commentare lo stemma di Salice, che raffigura, per quanto ne so, l’unico albero i cui rami tendono verso le proprie radici.

Sandro Rizzo, classe 1968, marzo 2002

venerdì 12 ottobre 2007

Con la Madonna di Sanarica a San Pietro Vernotico

Ultimo appuntamento della quinta edizione de “ I luoghi d’allerta” a San Pietro Vernotico, domenica 14 ottobre, a partire dalle ore 19.30. Appuntamento sul sagrato della chiesa di San Pietro per un itinerario in bilico tra sacro e profano. Saranno le voci di Maria Mazzotta e Cinzia Villani ad aprire la processione che accompagnerà la Madonna di Sanarica nella sua piccola chiesetta. Tra luminarie ed odor di vino la guida del viaggio Valentina Pennetta aprirà le porte della Cantina Sociale Sanpietrana per degustare il prezioso nettare e visitare tra ricordi e canti la mostra storica sugli stabilimenti vinicoli curata da Carlo Sozzo. A chiudere la visita , dopo lo straordinario successo ottenuto pochi giorni fa al Parco della musica di Roma, la banda Adriatica: marce salentine, fanfare di Dalmazia e d’Albania e delle isole greche. Un ensamble di cinque ottoni, tre percussioni, un violoncello albanese e l’organetto del "direttore" Claudio Prima per melodie sinuose e ritmi delle due sponde adriatiche.

sabato 6 ottobre 2007

venerdì 5 ottobre 2007

Omaggio a Salice!

Domenica a Salice Salentino a sentir odor di vino!


I Luoghi d’Allerta
visite ed itinerari di spettacolo nel Grande Salento


L’autunno dei Luoghi d’Allerta va in visita a Salice Salentino, domenica 7 ottobre, dalle ore 20.00 presso il Convento dei Frati Minori - Madonna della Visitazione, un allerta voluto per sostenere ed incoraggiare il progetto dell’amministrazione comunale che intende recuperare quegli spazi per destinarli alle attività culturali. Un osare celebrato in “Che Fortuna…sono qui” teatro-poesia di Piero Rapanà per le musiche di Roberto Gagliardi. Ospiti della serata i poeti Guido Picchi, Gianni Minerva, Roberta Marini e lo scrittore cantante Salvatore Brigante con il suo nuovo romanzo “La quercia e il peccatore”. Ampio spazio sarà dedicato alla collezione di letture “Sudari” tratte dal libro “Diari di guerra, Salice ai tempi della Resistenza” nato da un iniziativa curata dagli alunni della scuola media e sostenuta dal Comune e dalla Provincia di Lecce, voci e suoni di Roberto Simmini, Dino Potì, Mauro Ingrosso, Guido Imperio, Andrea D’Agostino, Marisa Rizzo. I repertori e le suggestioni d’immaginario sono ispirate dall’occhio di Carlo Michele Schirinzi che presenta HERO(S)ES che comprende i video "All'erta!" e "Addestramento all'apocalisse". Le musiche sono affidate alle improvvisazioni jazzistiche di Roberto Gagliardi e Admir Shkurtaj .

Appuntamento alle ore 20.00 in P.zza Plebiscito.