giovedì 2 ottobre 2008

Castri Sancti Viti o degli Schiavoni...



settima visita
San Vito dei Normanni,
domenica 5 ottobre dalle ore 19.30
appuntamento e partenza dal Castello Dentice di Frasso
Guida la visita l’assessore alla cultura Vincenzo Ernesto Marinò

Tra i suoi tanti nomi “Castri Sancti Viti”, San Vito dei Normanni, o degli schiavi o degli schiavoni, ha avuto anche quello di San Vito di Terra d'Otranto! Quel grande Salento che tanto cerchiamo nelle tessiture camminanti de I Luoghi d'Allerta si realizza in questa nominazione.

San Vito, come ogni luogo quando guardi indietro, racconta molte storie, molte origini. Suggestioni da rintracciare sulle pietre. Ci troviamo il normanno Boemondo d’Altavilla figlio di Roberto il Guiscardo, amante della caccia e che, proprio per tale passione, aveva fatto edificare una torre quadrata in questo luogo così ricco di boschi e selvaggina. La torre aveva una destinazione strategica: mura doppie oltre un metro, con caditoie, finestrelle e merli su tutti i lati per cerbottane, balestre e archibugi, ed un largo fossato per impedire l’accesso al nemico. Ma tanto altro è da scoprire! Guida della visita per l'appuntamento di domenica 5 ottobre è con Piero Rapanà, l’assessore alla cultura Vincenzo Ernesto Marinò.
Ospiti la voce di Alessandra Caiulo e il violino di Vincenzo Del Prete con “Corpi d'arco” e il gruppo Alma de Tangos con le suggestive sonorità del tango dei quartieri di Buenos Aires, con Nadia Martina, Rocco Nigro, Gianni Tarantino, Massimo Carrieri e Francesco Congedo.
Il gruppo propone un repertorio che ripercorre la storia del tango: dai classici di Pugliese, Troilo, Canaro, Di Sarli, Mores... al “tango nuevo” di Piazzolla.
Nel progetto, ovviamente, non potevano mancare le ritmiche incalzanti della Milonga e la magia del Tango Vals.