Luoghi d'allerta a Lecce
Settima visita – Domenica 21 luglio
ore 20.00 – Lecce, ex Convento degli Agostiniani
Con Daniele Capone, Giovanni
Spedicati, Mauro Marino, Claudio Prima, Rachele Andrioli, Francesco Pellizzari,
Simone Giorgino, Piero Rapanà.
Domenica 21 luglio, Luoghi
d’Allerta fa tappa a Lecce nel chiostro dell’ ex Convento degli Agostiniani. Ad aprire la serata la presentazione a
cura di Giovanni Spedicati e Mauro Marino del romanzo di ambientazione leccese “I
fiori di Althusser” di Daniele Capone (edizioni Robin&Sors). A seguire il concerto recital “Qui se mai
verrai. Il Salento e i poeti del 900 salentino” con i suoni di Claudio
Prima, Rachele Andrioli, Francesco Pellizzari e le voci narranti di Simone
Giorgino e Piero Rapanà.
“I fiori di Althusser” di
Daniele Capone
racconta la storia di un attempato intellettuale che torna a Lecce, luogo della
sua giovinezza, per meglio concentrarsi sul romanzo che deve terminare di
scrivere. È ricco, ironico, disincantato. L’aria molle della città lo risucchia
in tutt’altre storie e lo induce a scrivere a lungo di quella che per lui è
stata un’irripetibile età sonora (gli anni tra la metà dei Sessanta e la metà
dei Settanta), echeggiante di melodie, risate, spensieratezza e strazi privati
e collettivi. A un breve prologo ambientato ai nostri giorni, segue il racconto
corale delle vicende di una comitiva di studenti di periferia che diventano
adulti attraversando appieno l’età sonora. Tra le tante, spiccano le storie
dell’amicizia tragicamente interrotta tra Alberto e Michele e l’intreccio dei
loro amori con Giusy, Elisa, Irene, Luisa, Mariateresa. Le passioni, il sesso,
la musica, gli amori, la scuola, l’università, le beffe, i sogni e i timori di
quei ragazzi s’intrecciano con l’ordito delle vicende grandi e piccole di
quegli anni, all’ombra di una moda culturale (l’Althusserismo) e di
un’ideologia totalizzante rievocate con ironia. Ogni dettaglio utile a
caratterizzare colore e profumo di tale decennio viene utilizzato come elemento
integrante delle vicende narrate. La parte conclusiva del romanzo riprende il
prologo e il sugo della storia: ogni giovinezza, ogni amicizia, ogni sogno,
ogni amore è la cover di una canzone antica e sempre nuova, irripetibile e
unica per chi l’ascolta. Nelle pagine finali trova soluzione la vicenda
relativa ai fiori, che hanno un evidente valore simbolico e “profumano” di miti
intellettuali e affettivi che hanno lasciato il posto a un cinico disincanto. Nelle
vicende narrate fanno capolino anche personaggi reali come Antonio Caprarica,
Louis Althusser e Pierpaolo Pasolini, per limitarsi ai più noti”.
Il concerto recital “Qui se
mai verrai. Il Salento e i poeti del 900 salentino” con i suoni di Claudio
Prima, Rachele Andrioli, Francesco Pellizzari e le voci narranti di Simone
Giorgino e Piero Rapanà torna per
celebrare - a undici anni dalla
prima edizione dell'audio libro “Qui se mai verrai…” (Fondo Verri, 2008) - la
necessità di ritornare su quei passi, di indugiare nei luoghi che sussurrarono
ai poeti la traccia di una geografia ideale della Terra d'Otranto, della sua
natura. I soffi del vento, il cicaleccio nell’arsura estiva, le solitudini, i
clamori della festa, le paure, le lontananze, i rifugi domestici. Materie per
una lingua che nel Novecento s’è fortificata di esperienze che hanno valicato
il soffoco della provincia e aperto orizzonti inimmaginabili a Lecce e al
Salento oggi, inscindibile dal suo portato culturale.
Così appare agli occhi del viaggiatore: una terra fortemente
poetica. Ognuno prova stupore se volge lo sguardo. Sente voci. Le molte voci
che la poesia accoglie. L’opera, introdotta da Antonio Errico, è composta di
due sezioni. Una ampiamente rivolta al capoluogo Lecce e l’altra al Salento con
versi dedicati ad Acaya, a Roca, a Martano, a Otranto, a Castro, a Poggiardo, a
Palmariggi, a Vitigliano, a Cocumola, a Porto Badisco, a Santa Maria di Leuca e
a Gallipoli.
I poeti a cui “Qui se mai verrai...” restituisce voce lungo
il suo itinerario sono Vittorio Bodini, Girolamo Comi, Ercole Ugo D’Andrea,
Rina Durante, Vittore Fiore, Vittorio Pagano, Claudia Ruggeri, Salvatore Toma e
Antonio Verri, accompagnati in concerto di musica e voci degli Adria capitanati
da Claudio Prima organetto e voce, Maria Mazzotta, Rachele Andrioli voce, Redi
Hasa violoncello, Emanuele Coluccia sax tenore e soprano. Con le voci recitanti
di Piero Rapanà , Simone Giorgino e Angela De Gaetano.