martedì 16 luglio 2019

Luoghi d'allerta a Lecce



Settima visita – Domenica 21 luglio
ore 20.00 – Lecce, ex Convento degli Agostiniani
Con Daniele Capone, Giovanni Spedicati, Mauro Marino, Claudio Prima, Rachele Andrioli, Francesco Pellizzari, Simone Giorgino, Piero Rapanà.

Domenica 21 luglio, Luoghi d’Allerta fa tappa a Lecce nel chiostro dell’ ex Convento degli Agostiniani. Ad aprire la serata la presentazione a cura di Giovanni Spedicati e Mauro Marino del romanzo di ambientazione leccese “I fiori di Althusser” di Daniele Capone (edizioni Robin&Sors). A seguire il concerto recital “Qui se mai verrai. Il Salento e i poeti del 900 salentino” con i suoni di Claudio Prima, Rachele Andrioli, Francesco Pellizzari e le voci narranti di Simone Giorgino e Piero Rapanà.

“I fiori di Althusser” di Daniele Capone racconta la storia di un attempato intellettuale che torna a Lecce, luogo della sua giovinezza, per meglio concentrarsi sul romanzo che deve terminare di scrivere. È ricco, ironico, disincantato. L’aria molle della città lo risucchia in tutt’altre storie e lo induce a scrivere a lungo di quella che per lui è stata un’irripetibile età sonora (gli anni tra la metà dei Sessanta e la metà dei Settanta), echeggiante di melodie, risate, spensieratezza e strazi privati e collettivi. A un breve prologo ambientato ai nostri giorni, segue il racconto corale delle vicende di una comitiva di studenti di periferia che diventano adulti attraversando appieno l’età sonora. Tra le tante, spiccano le storie dell’amicizia tragicamente interrotta tra Alberto e Michele e l’intreccio dei loro amori con Giusy, Elisa, Irene, Luisa, Mariateresa. Le passioni, il sesso, la musica, gli amori, la scuola, l’università, le beffe, i sogni e i timori di quei ragazzi s’intrecciano con l’ordito delle vicende grandi e piccole di quegli anni, all’ombra di una moda culturale (l’Althusserismo) e di un’ideologia totalizzante rievocate con ironia. Ogni dettaglio utile a caratterizzare colore e profumo di tale decennio viene utilizzato come elemento integrante delle vicende narrate. La parte conclusiva del romanzo riprende il prologo e il sugo della storia: ogni giovinezza, ogni amicizia, ogni sogno, ogni amore è la cover di una canzone antica e sempre nuova, irripetibile e unica per chi l’ascolta. Nelle pagine finali trova soluzione la vicenda relativa ai fiori, che hanno un evidente valore simbolico e “profumano” di miti intellettuali e affettivi che hanno lasciato il posto a un cinico disincanto. Nelle vicende narrate fanno capolino anche personaggi reali come Antonio Caprarica, Louis Althusser e Pierpaolo Pasolini, per limitarsi ai più noti”.

Il concerto recital “Qui se mai verrai. Il Salento e i poeti del 900 salentino” con i suoni di Claudio Prima, Rachele Andrioli, Francesco Pellizzari e le voci narranti di Simone Giorgino e Piero Rapanà torna per celebrare - a undici anni dalla prima edizione dell'audio libro “Qui se mai verrai…” (Fondo Verri, 2008) - la necessità di ritornare su quei passi, di indugiare nei luoghi che sussurrarono ai poeti la traccia di una geografia ideale della Terra d'Otranto, della sua natura. I soffi del vento, il cicaleccio nell’arsura estiva, le solitudini, i clamori della festa, le paure, le lontananze, i rifugi domestici. Materie per una lingua che nel Novecento s’è fortificata di esperienze che hanno valicato il soffoco della provincia e aperto orizzonti inimmaginabili a Lecce e al Salento oggi, inscindibile dal suo portato culturale.
Così appare agli occhi del viaggiatore: una terra fortemente poetica. Ognuno prova stupore se volge lo sguardo. Sente voci. Le molte voci che la poesia accoglie. L’opera, introdotta da Antonio Errico, è composta di due sezioni. Una ampiamente rivolta al capoluogo Lecce e l’altra al Salento con versi dedicati ad Acaya, a Roca, a Martano, a Otranto, a Castro, a Poggiardo, a Palmariggi, a Vitigliano, a Cocumola, a Porto Badisco, a Santa Maria di Leuca e a Gallipoli.
I poeti a cui “Qui se mai verrai...” restituisce voce lungo il suo itinerario sono Vittorio Bodini, Girolamo Comi, Ercole Ugo D’Andrea, Rina Durante, Vittore Fiore, Vittorio Pagano, Claudia Ruggeri, Salvatore Toma e Antonio Verri, accompagnati in concerto di musica e voci degli Adria capitanati da Claudio Prima organetto e voce, Maria Mazzotta, Rachele Andrioli voce, Redi Hasa violoncello, Emanuele Coluccia sax tenore e soprano. Con le voci recitanti di Piero Rapanà , Simone Giorgino e Angela De Gaetano.